Lanta World
Prima per le europee, ora per i mondiali. Domani si scanneranno per la figa in spiaggia.
Colpirne 100 per educarne 1

Questo articolo ha generato un notevole interesse, devo ammetterlo, a anche alcune contestazioni. Gente che sui social mi dice

Lanta, non è poi tanto diverso ciò che hai scritto da quello che hanno raccontato!

oppure

E’ innegabile che nel Deep Web ci sia l’illegalità, è giusto che venga visto in maniera negativa.

o ancora

E’ giusto che ci siano controlli sui contenuti di internet e relative chiusure di siti, Deep Web incluso.

web-freedomMi sono trattenuto nelle risposte perché volevo arrivare a scrivere questo post. No, non è giusta la censura su Internet, e non esiste motivazione talmente importante da poter giustificare una limitazione di tale portata alla libertà di parola o espressione online. Il Web è nato libero e deve rimanere tale.

Nell’antichità si usava colpirne uno per educarli tutti. Oggi si usa fare il contrario, e da qui il titolo.

Prendiamo il caso di MegaUpload per esempio. MU non era altro che un mezzo, un servizio. L’FBI, in virtù del fatto che il mezzo poteva anche essere usato a fini illeciti, ha scelto di chiuderlo servendo a Kim Dotcom come contorno altri diversi capi d’accusa. Hanno colpito tutti, anche gli utenti che pagavano e memorizzavano online dati personali anche importanti, per colpirne una minima parte.

O ancora il caso della pistola plastica stampata in 3D, il cui progetto è finito nella rete. Delle mille proposte per regolamentare questa cosa, e dei vari tentativi di distruggerne i progetti. Ma è impensabile il penalizzare la prototipazione ed il mondo dei makers solamente perché una stampante 3D può anche stampare una pistola. E’ solo un mezzo.

Si stronca il problema sul nascere, perché fa comodo a livello economico. Per assurdo ai tempi di MegaUpload le autorità avevano ogni accesso per eliminare dati ed informazioni illegali, per applicazione diretta della DMCA

… per il Deep Web il discorso non è poi così diverso. Ci sono i pedofili, ci sono le armi, ci sono le droghe. Pure a me certe cose non vanno giù, eh, ho un’anima anche io (anche se non sembra). Ma chi mi dice che il magico mondo dell’anonimato di TOR non serva anche ad altra gente per scopi più legali e moralmente corretti? Come la mettiamo con i whistleblowers, e con le innumerevoli verità che grazie a loro sono venute a galla?

buzz-2

TOR indubbiamente è un covo di gentaglia, ma è anche una terra neutrale che accoglie tutti. Non potendo stabilire in che percentuale siano distribuite attività lecite ed illecite, ma non potendo addirittura nemmeno definire i termini “bene” e “male” in maniera univoca ed oggettiva, qualsiasi software per la privacy deve rimanere tale. Basta monitoring delle attività degli utenti, basta infiltrati. E lo stesso discorso potrebbe estendersi anche al normale WWW, se non fosse già stato corrotto e distrutto.

Che tra parentesi Silk Road ha chiuso perché qualcuno ha cantato, perché Dread Pirate Roberts ha fatto lo scivolone ed aggiungerei anche lo stupido. Non perché TOR non sia sicuro. Ovviamente non basta andare nel sito e scaricarlo, bisogna prendere opportuni accorgimenti.

Come gli insegnanti e le punizioni che danno a tutta la classe quando uno fa il casinista: colpiscono tutti per educarne uno, o comunque una piccola parte. E’ da codardi, e non è accettabile.

Troppo facile fare così.
Troppo facile.

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