Italiani!

Dov’è finita quella voglia di tenere in vita le tradizioni e contemporaneamente rinnovarle che dovremmo avere? Perché invece di tenerci stretti le nostre storiche opere d’arte ed i monumenti li abbandoniamo nel dimenticatoio spesso con conseguenza catastrofiche? Perché anche nelle cose più banali, siamo sempre gli ultimi?

Prendiamo ad esempio la cucina. Abbiamo ventordici miliardi di pizzerie nella nostra nazione, qualche fantastilione di ristoranti, non considerando tutti i vari kebabbari, fast-food e jappo. Siamo la patria della pasta e della pizza, e teoricamente sarebbe nostro onere ed onore atteggiarci a custodi della conoscenza in materia.

E mentre vedo sempre più locali chiudere i battenti e non riaprire mai più, con quarantenni che non riescono a pagare tasse e spese dal semplice incasso della giornata, all’estero si ingegnano e ci mangiano letteralmente in testa. Non ci credete? Gli inglesi nemmeno muovono il culo: vanno su www.takeaway.com, pagano in bitcoins e ricevono direttamente il loro pasto comodamente a casa (screen allegato).

Qui non si mette in dubbio la qualità del cibo (anche se potrebbe essere motivo di flame), né tantomeno l’assenza di innovazione proposta dal sito in questione (anche nella nostra nazione abbiamo, che ne so… www.pizzabo.it, o altre startup come www.appeatit.com).

Qui si fa notare come in realtà all’estero prendano le nostre migliori capacità e le facciano proprie importando per primi le novità del settore informatico e tecnologico. Voglio dire, se non fosse per il sottoscritto che ogni tanto ne parla nel suo inutile blog, o per altre poche associazioni e realtà che ne incentivano l’utilizzo: l’Italia sta forse tenendo minimamente da conto, regolamentando o riconoscendo, il crescente fenomeno di questa valuta digitale e tutte le implicazioni che potrebbe portarsi dietro?

Vale 500$, ad oggi. 1 solo, fottutissimo, bitcoin.

Ma senza concentarsi solo sul BTC, il concetto che sto cercando di esprimere è ben più ampio. Ho visto soldi investiti su start-ups che non valevano un accidente, quando invece chi ha i capitali dovrebbe affidarsi esclusivamente al suo buonsenso e puntare su idee geniali, qualcosa che comunque possa portare una ventata di aria fresca in questo stagnante jurassico tutto nostrano.

Non c’è nulla di valido? Tenetevi il portafoglio gonfio e non osate lamentarvi, ci saranno periodi migliori. Ma piuttosto che sprecare soldi in una Italia priva di ogni ambizione o volontà, meglio guardare all’estero e patrocinare qualche progetto altrui: non è più tempo di da Vinci, Galilei, Volta e Meucci.

Hanno ucciso la creatività italiana, chi sia stato non si sa. Forse quelli delle banche, forse la politica.