Premetto che pochi di voi potranno capire questo mio post, considerando che forse i diretti interessati non passeranno mai a leggere questo blog si tratta più di uno sfogo personale incomprensibile che altro. E, tra parentesi, nemmeno rispecchia i miei ideali politici: è una semplice parodia-risposta a quello che considero essere un poeta ed artista 2.0. Spero che quest’ultimo possa capire, leggendo queste poche righe, come spostando il punto di vista la situazione cambi ben poco.
I nuovi anarchici scrivono per le loro associazioni statuti e manifesti inneggianti all’oligarchia ed alle deleghe.
I nuovi anarchici enunciano a gran voce la democrazia, pensano di convivere senza regole, in un centro sociale virtuale, si appellano alla giustizia fatta da una maggioranza totalmente illegale, se esercitata nel rispetto del Codice Civile non ne condividono le “sentenze” a priori denigrando singoli e minoranze e tacciando loro di fascismo 2.0.
I nuovi anarchici esercitano il loro flooding quotidiano con e-mail sintetiche con cui proporre soluzioni a problemi fantasma, ad nauseam, sempre presentandosi come le vittime della situazione, gli unici esclusi dalla verità, gli unici dimenticati dalla giustizia, l’altrui giustizia perché di leggi loro sono veri veterani, così come sono veterani e paladini indiscussi anche della democrazia, perseverano non rendendosi conto che sono non tanto un pericolo quanto un danno per il Partito.
I nuovi anarchici accusano gl’altri di far iscrivere nuovi utenti per far numero e non si rendono conto che è la loro superlativa gentilezza espressiva ad attirare l’attenzione di chiunque.
Naturalmente non lascio liberi tutti d’individuare chi sono i nuovi anarchici che frequentano anche il nostro Partito ….. è palese che ce ne siano (e chi siano).
Questa vorrebbe essere una pseudo definizione dei nuovi anarchici, molto completa sicuramente poiché prende in considerazione ogni aspetto della questione.
La soluzione che propongo è di prendere spunto dai grillini e d’integrarli come si dovrebbe fare con i troll, con il grande intelletto che li caratterizza prima o poi s’uniformeranno, almeno spero.