A mio avviso, sarò diretto senza girarci attorno, si tratta di una porcata pazzesca. 1 milione di firme, manco Gerry Scotti riuscirebbe a condurre un concorrente a tale cifra… eppure si parla proprio di questo numero, per giungere ad un referendum abrogativo nella nostra nazione.
La proposta “lantiana” prevede: numero di firme pari almeno pari all’1% della popolazione italiana, mentre va bene come quorum la metà più uno del numero dei votanti alle ultime elezioni della Camera. Il perché è presto detto: all’aumentare della popolazione, aumenta anche il numero di firme necessarie in maniera proporzionale senza necessità di revisioni sul lungo termine. Ad oggi, sarebbero necessari (dati Wolfram Alpha) 610.874 consensi. Per quanto concerne il quorum, ha un senso metterlo in relazione alla vita politica del Paese: se poche persone sono interessate alle elezioni della Camera, significa scarso interesse a cambiare le cose e quindi necessità di rendere più accessibili i voti “dal basso”.
Sono sempre stato contro i referendum privi di quorum che molti elogiano e promuovono, non ha alcun senso. Benissimo invece l’introduzione del giudizio della Consulta sull’ammissibilità durante la raccolta, evita inutili sperperi di denaro.