Stavo pensando, stasera. Pensavo in generale a quanto possa essere contorto e controverso il ragionamento umano di fronte a delle scelte, e di quanto in queste situazioni incida l’istinto sulla razionalità.

Sto pensando che la razionalità non esiste.

Se ciò che è razionale e logico per me può non esserlo per te, ed è così… beh, sicuramente c’è un bello scoglio da aggirare. Libertà di pensiero è anarchia di ragionamento, in tutti i campi, e questo porta irrimediabilmente ad una soggettività estremamente volatile dei vari episodi.

Mi dicevano che la matematica non è una opinione, poi ho conosciuto (ed abbracciato) il mondo informatico. Un fondo di algebra booleana c’è, ma si trova veramente in basso… alcune cose non si possono spiegare razionalmente, senza la consapevolezza di creare delle teorie e basi instabili tramite le quali arrampicarsi sugli specchi.

Può sembrare ovvio detto così, ma più le cose sono complicate meno sono comprensibili. Eppure il caspita di sviluppo tecnologico dovrebbe semplificare la vita dell’utilizzatore finale, non renderla infernale. Ammetto di essere ignorante e di non capire, purtroppo, molte cose, ma in questo senso arrivo ad apprezzare i promotori dell’ideologia K.I.S.S. (keep it simple, stupid!). La macchina umana è qualcosa di spettacolare, e ora ricordo il perché della mia simpatia per le reti neurali.

Me ne vado a letto, prima di deprimermi ulteriormente. E’ triste il voler fare tante cose, avere tutte le capacità per realizzarle, ma non essere in grado di concretizzarle per mancanza di tempo e/o a causa di dipendenze esterne.